Cartello ciclopista Segnaletica

In alternativa all'itinerario ciclabile del Brenta tra Padova e Venezia, che corre sulla riva sud del naviglio del Brenta, è possibile anche un itinerario sulla riva nord, in pratica e in buona parte sulla statale SS 11 o meglio SR 11(*), Padana superiore. Nei giorni feriali questa strada è afflitta da un traffico motoristico pesantissimo e quindi poco raccomandabile per il ciclista.

Nei giorni festivi e anche al sabato pomeriggio, il traffico è decisamente meno intenso e diventa possibile un itinerario abbastanza ciclabile anche sulla riva nord; la presenza quasi costante di due strette corsie ai lati della statale lo rende forse più sicuro di quello a sud che corre su una strada meno trafficata ma anche molto stretta e in alcuni tratti piuttosto pericolosa.

La riva nord del Naviglio del Brenta passa davanti a un gran numero di ville venete, tanto da essersi meritato il titolo di "Canal Grande" della terraferma.

Partendo da Padova si esce dalla stazione FS e si prende a sinistra in direzione est (vedere mappa e altrimetria per i dettagli) prima sul viale Venezia poi su strade interne in una zona industriale; alla fine si arriva sulla riva nord del canale di Piovego che ci porta verso Stra; sull'argine corre una ciclabile sterrata in fase di restauro e forse di asfaltatura fina a villa Giovanelli a Noventa Padovana.

Dopo Noventa si può proseguire sulla pista sterrata oppure sulla ciclabile che corre più a Nord lungo strade locali (via Marconi, poi via Noventana).

Alla fine della ciclabile si passa un ponte su Brenta con vista panoramica sulla confluenza tra fiume Brenta, canale di Piovego e il naviglio del Brenta che ha inizio qui; subito dopo il ponte sulla destra c'è una corsia ciclabile che ci porta a un ponte diga sul naviglio e ad una stradina che corre sulla destra del naviglio. Qui passiamo nella provincia di Venezia e nel comune di Stra in vista della villa Foscarini-Rossi; passiamo un altro ponte sul naviglio arrivando proprio di fronte alla villa. Qui giriamo a destra e ci ritroviamo sulla Padana superiore.

Poco a destra del ponte c'è villa Cappello poi si corre lungo il muro che delimita la grande villa Pisani - la Nazionale una delle più grandi e conosciute ville venete che affaccia direttamente sulla statale. Dopo villa Pisani si passa in comune di Fiesso d'Artico e sulla sinistra vediamo una schiera di ville tra le quali si segnalano villa Soranzo e villa Recanati-Zucconi.

Dopo Fiesso d'Artico si passa in comune di Dolo; anche qui ci sono numerose ville che affacciano sulla statale e il naviglio, si vede la grande villa Ferretti-Angeli oltre il naviglio, fino alla villa Rocca oggi trasformata in albergo "Hotel Ducale".

Dopo Dolo si passa nel comune di Mira, un comune sparso e ormai inserito nell'area metropolitana di Venezia. E soprattutto uno dei comuni più ricchi di ville venete, forse il più ricco in assoluto. Sulla sinistra troviamo subito villa Venier, oggi sede dell'Istituto Regionale Ville Venete. Proseguendo si passa davanti alla piazza con il municipio di Mira (riva sud) con un bel ponte girevole in ferro. Subito dopo conviene lasciare la via Nazionale per la più tranquilla riviera Silvio Trentin. Qui troviamo subito la villa Contarini dei Leoni mentre dall'altra parte del canale si vedono i grandi impianti della Mira Lanza oggi Benckiser Italia; seguendo la riviera raggiungiamo il vecchio centro di Mira Porte con la bella villa Franceschi oggi trasformata in albergo. Usciti da Mira Porte si ritorna per un breve tratto sulla via Nazionale; qui troviamo sulla sinistra la villa Seriman-Widman-Foscari e sulla riva opposta la prima delle due barchesse di villa Valmarana. Qui prendiamo la via Riscossa avendo sulla destra la seconda barchessa di villa Valmarana e sulla sinistra villa Moscheni oggi ridotta a condominio.

Dopo la Riscossa rientriamo su via Nazionale che poco dopo prende il nome di via Venezia; siamo nella frazione di Oriago; sulla destra si vedono le ville Gradenigo e Mocenigo, sulla sinistra passiamo sotto la chiesa e subito dopo palazzo Moro con una lapide che riporta alcuni versi di Dante; poco dopo passiamo davanti a villa Allegri. Poco dopo troviamo sulla sinistra la via Colombara, una strada più tranquilla che seguiamo lungo un canale, sottopassando una strada con un piccolo sottopasso ciclabile; sulla sinistra troviamo poi la torre Colombara che dà il nome alla strada. Poco dopo la via finisce sulla trafficatissima via Romea, che va attraversata al semaforo.

Siamo ormai in comune di Venezia: oltre la via Romea troviamo un'area industriale con grandi centri commerciali. Seguendo il percorso registrato nella traccia GPS raggiungiamo la stazione FS di Venezia-Mestre.

Purtroppo siamo ancora in attesa della realizzazione di un vero itinerario ciclabile da Mestre a Venezia. Non restano che due scelte: 1) Caricare la bici sul primo treno per Venezia; 2) proseguire passando per la zona del porto e poi lungo la trafficatissima statale fino al ponte della Libertà che ha una stretta ciclabile sul marciapiede laterale.

Uso ancora l'aggettivo statale e la sigla SS 11 anche se dal 2001 la gestione è passata alla Regione Veneto e quindi sarebbe più appropriato l'aggettivo regionale e la sigla SR 11. In effetti lungo il percorso le pietre miliari e i segnali più vecchi recano la sigla SS 11, i più recenti SR 11.

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