Itinerari in bici - In bicicletta nel Friuli
Italia Slovenia Codroipo, Palmanova, Gorizia
Codroipo - Gorizia 50 km

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Ciclabile di confine, così ho intitolato questa pagina e per diversi motivi: ciclabile di confine tra Italia e Slovenia oggi, ma anche ciclabile che corre sui confini della Serenissima passando per la città fortezza di Palmanova e sconfinando nei territori che per secoli furono asburgici; e infine ciclabile che nell'ultimo tratto corre lungo il confine italo-sloveno che negli anni Cinquanta coincideva con la cortina di ferro e che divideva in due la città di Gorizia, per molti anni simile a una piccola Berlino.

Luogo di partenza la stazione di Codroipo sulla linea Venezia-Udine (itinerario alternativo partendo da S.Giorgio di Nogaro); usciti dalla stazione si va verso il centro del paese e quindi si prende la strada per Passariano; sulla sinistra c'è una bella pista ciclabile che ci porta fino al complesso di Villa Manin.

Si esce dalla grande piazza dalla porta est e si ritrova ancora qualche km di pista ciclabile (sulla sinistra) poi si deve tornare sulla strada che è comunque molto poco trafficata; si traversano i paesi di Bertiolo, Talmassons, Castiòns di Strada, Gonàrs; in quest'ultimo paese superato il centro con la chiesa si svolta a sinistra e si prende la strada per Felettis; per raggiungere questo paese si deve traversare la trafficata strada provinciale che va da Codroipo a Palmanova con un lunghissimo rettilineo. A Felettis si prende la strada per Palmanova dove si arriva da nord-ovest.

A Palmanova si può percorrere la strada sterrata che corre intorno alle mura, oppure entrare nel centro fino alla grande piazza esagonale che ne è il centro.

Usciti dalla città si prosegue per Visco, S.Vito al Torre, Romans d'Isonzo fino a Sagrado dove si passa l'Isonzo su un ponte in ferro.

Al di là dell'Isonzo si prende a sinistra la strada che corre lungo il fiume e che porta direttamente a Gorizia. Prima di prendere il treno alla stazione centrale, conviene fare un giro della città passando anche nella parte slovena di Nova Gorica.

Gorizia è stata per 57 anni divisa tra il centro storico della città, rimasto in Italia, e i quartieri orientali passati con il nome di Nova Gorica alla Iugoslavia e dal 1991 alla Slovenia. Il luogo più significativo di questa divisione era il piazzale della ferrovia transalpina diviso in due dal reticolato di confine; il viale della stazione è in Italia, la stazione in Slovenia. Il 1 maggio 2004 con l'entrata della Slovenia nell'Unione Europea, il piazzale è stato riaperto abbattendo la rete di confine, un'apertura diventata effettiva solo nell'ottobre 2007 quando la Slovenia ha aderito al trattato di Schengen del 1997. Dopo quasi sessant'anni di divisione Gorizia e Nova Gorica tornano in qualche modo ad essere una sola città.



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